ROSARIO FLORIDIA ritorna dall'O.N.U.

È iniziata il 3 Marzo dall’aeroporto di Catania la grande avventura che ha visto protagonista Rosario Floridia, alunno della III B dell’Istituto comprensivo ”Leonardo da Vinci”,che si è recato a New York come “ambasciatore” dello Swaziland.

Al suo ritorno l’alunno ha raccontato la sua esperienza, fatta di una lunga e accurata preparazione e di momenti emozionanti e difficili; infatti parlare in pubblico, stendere delle risoluzioni, gestire tematiche complesse quali la fame nel mondo, la situazione sanitaria, utilizzare le regole di procedura adottate all’ONU e tutto in inglese non è stato facile. Ma la visita di New York ha ampiamente ripagato Rosario degli sforzi e dell’impegno profusi. Varcare la soglia di un palazzo importante porta sempre con sé  un miscuglio di sensazioni, che si possono leggere con chiarezza sul volto di Rosario e degli altri ambasciatori , tutti eleganti nei loro abiti da cerimonia, mentre si incolonnano davanti ai cancelli del Palazzo di vetro di New York.

Una volta entrati nella splendida Sala Assembleare  e preso posto nelle comode poltrone blu che ospitano normalmente i delegati ufficiali di tutto il mondo, ecco che si comincia a respirare un’aria decisamente diversa, un’emozione di vera internazionalità: qui, proprio qui, sono stati discussi trattati internazionali che hanno cambiato la storia del nostro pianeta, qui si sono scontrate visioni del mondo prima inconciliabili, poi magari scomparse.

I compagni di classe hanno chiesto a Rosario cosa gli ha lasciato questa esperienza sicuramente irripetibile e ha risposto:” Ho ancora davanti agli occhi al città di New York e la sua frenesia con gli enormi grattacieli,il palazzo di vetro dell’ONU, ma soprattutto l’energia, la cura, l’attenzione e il rispetto che l’organizzazione ONU ha nei confronti di tutti i paesi. Tra noi “ambasciatori”,inoltre, si è creata una bella intesa, nonostante, la diversa provenienza, la diversa cultura e la diversa  lingua. Certamente sarà difficile ripetere un’esperienza simile che mi ha dato tanto in cosi pochi giorni.”